Decisamente l’ultima tendenza del momento nel variopinto mondo dell’art tattoo, i tatuaggi fluorescenti. Se ne avete sentito parlare, se li avete visti e vi state chiedendo come vengono realizzati e quali siano le loro caratteristiche siete nel posto giusto!
I tatuaggi fluorescenti UV
I tatuaggi fluorescenti non sono i soliti tattoo e non è affatto facile vederli in giro.
I tattoo fluorescenti sono apparsi da poco e al contrario di ciò che spesso accade per le nuove mode, che solitamente arrivano dalle star. Questi “strani” tatuaggi nascono dal popolo della notte, i cosiddetti raver.
I raver, ovvero quel bizzarro popolo tecno che si riunisce di notte in luoghi clandestini per ballare sino alle prime luci dell’alba e non solo, hanno dato il via ad una nuova tendenza.
Essa vuole tatuaggi visibili proprio e solamente di notte.
Questo è possibile grazie agli speciali inchiostri che vengono usati per la loro realizzazione, si tratta di un pigmento chiamato Uv Blacklight Ink o UV reactive.
Questo tipo di inchiostro resta completamente invisibile sotto la luce del sole, momento in cui si vedranno solo le cicatrici lasciate dalla macchinetta del tatuatore.
Ma di notte, sotto le lampade UV, si illuminerà come se aveste delle fortissime luci sotto la pelle.
Ovviamente la discoteca o i rave party sono i luoghi in cui “abitano” i tatuaggi fluo e sarà raro vederne in altri contesti, ma questa nuova moda sta spopolando in tutta Europa.
Alcuni amanti del genere infatti, pur non rinunciando al classico tatuaggio, decidono di ritoccarlo o farselo realizzare ex novo inserendovi alcuni elementi fluorescenti.
Ad esempio un contorno, un particolare all’interno del soggetto, una scritta…
In questo modo avrete un tattoo comune durante le ore del giorno e un tatuaggio trendy per ravvivare le vostre ore notturne.
I tattoo fluorescenti potrebbero rappresentare anche una valida alternativa ai classici tatuaggi. Per chi, ad esempio, ha problemi sul posto di lavoro o nel privato a mostrare un tatuaggio.
Rischi e problemi dei tattoo fluorescenti
Se vi piace l’idea sappiate però che questo genere di tattoo è ancora molto discusso, anche dai tatuatori stessi.
In America, ad esempio, l’uso dei particolari inchiostri per la realizzazione dei tattoo fluorescenti non è ancora stato approvato dalla Food and Drug Administration. Si pensa infatti che questi pigmenti possano provocare forti reazioni allergiche se non problemi ancor più seri.
Insomma, come spesso capita, ci troviamo di fronte a una moda che piace a molti, ma i cui eventuali effetti collaterali non sono ancora molto chiari, quindi è sempre prudente procedere con la massima cautela.
Gli inchiostri fluorescenti, infatti, sono molto differenti da quelli usati abitualmente per realizzare tattoo neri o colorati, sono più densi e difficili da stendere e inoltre sono molto più costosi.
Anche se nel resto d’Europa sono già ampiamente diffusi, in Italia sono invece ancora poco conosciuti e non tutti gli studi di tattoo sono pronti per la loro realizzazione.
Alcuni esperti sostengono che i tatuaggi fluorescenti non siano permanenti come lo sono i classici tattoo.
Questo poiché le sostanze di cui sono fatti gli inchiostri usati per la loro realizzazione vengono assorbite dalla pelle. Inoltre l’effetto luminescente è destinato a perdersi nel tempo e anche dopo lunghe esposizioni al sole.