I tatuaggi fluorescenti UV
I tatuaggi fluorescenti non sono i soliti tattoo e non è affatto facile vederli in giro.
I tattoo fluorescenti sono apparsi da poco e al contrario di ciò che spesso accade per le nuove mode, che solitamente arrivano dalle star. Questi “strani” tatuaggi nascono dal popolo della notte, i cosiddetti raver.

I raver, ovvero quel bizzarro popolo tecno che si riunisce di notte in luoghi clandestini per ballare sino alle prime luci dell’alba e non solo, hanno dato il via ad una nuova tendenza.
Essa vuole tatuaggi visibili proprio e solamente di notte.
Questo è possibile grazie agli speciali inchiostri che vengono usati per la loro realizzazione, si tratta di un pigmento chiamato Uv Blacklight Ink o UV reactive.
Questo tipo di inchiostro resta completamente invisibile sotto la luce del sole, momento in cui si vedranno solo le cicatrici lasciate dalla macchinetta del tatuatore.
Ma di notte, sotto le lampade UV, si illuminerà come se aveste delle fortissime luci sotto la pelle.
Ovviamente la discoteca o i rave party sono i luoghi in cui “abitano” i tatuaggi fluo e sarà raro vederne in altri contesti, ma questa nuova moda sta spopolando in tutta Europa.
Alcuni amanti del genere infatti, pur non rinunciando al classico tatuaggio, decidono di ritoccarlo o farselo realizzare ex novo inserendovi alcuni elementi fluorescenti.
Ad esempio un contorno, un particolare all’interno del soggetto, una scritta…
In questo modo avrete un tattoo comune durante le ore del giorno e un tatuaggio trendy per ravvivare le vostre ore notturne.
I tattoo fluorescenti potrebbero rappresentare anche una valida alternativa ai classici tatuaggi. Per chi, ad esempio, ha problemi sul posto di lavoro o nel privato a mostrare un tatuaggio.

Rischi e problemi dei tattoo fluorescenti
Se vi piace l’idea sappiate però che questo genere di tattoo è ancora molto discusso, anche dai tatuatori stessi.
In America, ad esempio, l’uso dei particolari inchiostri per la realizzazione dei tattoo fluorescenti non è ancora stato approvato dalla Food and Drug Administration. Si pensa infatti che questi pigmenti possano provocare forti reazioni allergiche se non problemi ancor più seri.
Insomma, come spesso capita, ci troviamo di fronte a una moda che piace a molti, ma i cui eventuali effetti collaterali non sono ancora molto chiari, quindi è sempre prudente procedere con la massima cautela.
Gli inchiostri fluorescenti, infatti, sono molto differenti da quelli usati abitualmente per realizzare tattoo neri o colorati, sono più densi e difficili da stendere e inoltre sono molto più costosi.
Anche se nel resto d’Europa sono già ampiamente diffusi, in Italia sono invece ancora poco conosciuti e non tutti gli studi di tattoo sono pronti per la loro realizzazione.
Alcuni esperti sostengono che i tatuaggi fluorescenti non siano permanenti come lo sono i classici tattoo.
Questo poiché le sostanze di cui sono fatti gli inchiostri usati per la loro realizzazione vengono assorbite dalla pelle. Inoltre l’effetto luminescente è destinato a perdersi nel tempo e anche dopo lunghe esposizioni al sole.
domanda
ma questi pigmenti sono radioattivi?
se non sono radioattivi come fanno a vedersi di notte?
e possibile avere la composizione di questi inchiostri?
Giuseppe
Per Giuseppe. Ma no, assolutamewnte no, non sono radioattivi. Sono solo sostanze che diventano colorate e luminose quando illuminate da raggi ultravioletti, quelli viola che si vedono in discoteca per capirci.
Bisogna dire che la FDA (Food and Drugs Administration) NON ANALIZZA NESSUN INCHIOSTRO per tatuaggi. Quindi, dire che gli inchiostri UV non sono approvati dalla FDA è una grave incorrettezza. In realtà nessun inchiostro per tatuaggi lo è, perché non vengono presi in considerazione, quindi tecnicamente non sono nemmeno disapprovati, ma semplicemente ignorati.
Per politica della FDA gli inchiostri per tatuaggi di qualsiasi tipo non vengono analizzati e valutati.
Questo è quanto dice la FDA riguardo agli inchiostri utilizzati per il tatuaggio: “has not traditionally regulated tattoo inks or the pigments used in them” (“Consumer Updates: Think Before You Ink: Are Tattoos Safe?”. US FDA website. Retrieved 8 September 2011.)
Per rispondere anche a Giuseppe:
La Skinkandy, per esempio, mette serenamente a disposizione le proprie MSDS (schede tecniche di sicurezza) riguardo i colori UV a marchio Skinkandy e Bloodline.
Li trovate al link qua sotto: Sono i vari Blacklight blue, blacklight green, ecc, ecc.
www skincandy.net/msds-reports/
Dove posso trovare questi colori?
qualche tatuatore che li faccia in zona bologna rimini?
Questi colori NON sono stati approvati in Italia e il loro uso non è consentito. Li ho comunque acquistati in USA e testati su me stesso. Molto irritanti, durante e dopo l’esecuzione del tattoo specialmente il magenta, sono di difficile applicazione e inoltre il tattoo guarisce più lentamente rispetto a colori standard e approvati. Sbiadiscono fino a scomparire in due anni circa. Provocano reazioni allergiche se esposti direttamente al sole, reazioni anche piuttosto antipatiche. Li sconsiglio.