I tatuaggi hanno una storia secolare, e si conoscono tecniche e stili differenti provenienti da praticamente tutte le regioni del mondo. Negli ultimi anni la pratica del tattoo sta crescendo esponenzialmente, ma si assiste al contempo ad un aumento delle richieste di eliminazione dei tatuaggi. Avete fatto un tatuaggio ma siete pentiti e volete rimuoverlo? Cerchiamo di capire come affrontare questa situazione e quali sono le opportunità esistenti.
Rimuovere un tatuaggio: tecniche e rischi
A volte si decide di farsi realizzare un tatuaggio in giovane età e dopo qualche tempo arriva il pentimento e si inizia a pensare di rimuovere il tatuaggio.
Altre volte capita di farsi tatuare un soggetto o una scritta con un particolare significato, magari legato ad un momento speciale della vita o a una particolare persona.
Ma poi quel momento o quella persona perdono di importanza e di conseguenza si vorrebbe eliminare dalla propria pelle quel messaggio ormai indesiderato.
Altre volte ancora, molto semplicemente, ci si stanca di quel disegno e si vorrebbe riavere la propria pelle pulita e intonsa, oppure ci si dichiara pentiti per motivi lavorativi e si vorrebbe rimuovere almeno i tatuaggi visibili, ad esempio quelli su mani, collo, gambe e braccia.
Sono sempre di più le persone che decidono di sottoporsi alle tecniche di eliminazione dei tattoo, in particolare gli uomini (circa il 30% dei tatuati).
Ma in cosa consiste la rimozione del tatuaggio?
Quanto costa?
Ma soprattutto: funziona?
E quali sono i rischi legati a queste nuove tecniche?
Esistono ad oggi diversi metodi per rimuove un tatuaggio indesiderato, vediamo di cosa tratta.
Rimuovere un tatuaggio con la dermoabrasione
Si tratta di una tecnica etichettabile come intervento chirurgico; il tatuaggio viene rimosso attraverso una procedura di levigatura e carteggiatura della pelle (che coinvolge gli strati più superficiali dell’epidermide).
Al paziente viene somministrata un’anestesia locale e il numero delle sedute varia a seconda della grandezza del tattoo e della sua colorazione.
La guarigione può richiedere da alcune settimane sino a mesi, e questo metodo è sconsigliato per via della possibilità che restino cicatrici permanenti, soprattutto in soggetti predisposti.
Il costo medio di ogni seduta varia generalmente tra i 200 e i 300 euro.
Rimozione con l’escissione
Si tratta della rimozione chirurgica del tatuaggio, un vero e proprio intervento di chirurgia estetica, che prevede l’asportazione dell’epidermide e del derma.
In pratica la pelle verrà tagliata, e ricucita con speciali suture ai bordi della zona svuotata; è possibile anche eseguire un trapianto di una porzione di pelle da un’altra parte del corpo.
Si tratta di una tecnica che può dare buoni risultati per tatuaggi di piccole dimensioni.
Quelli grandi invece richiederanno più sedute da effettuarsi in diversi mesi. Il costo medio è di 200 euro a sessione.
Rimozione con il laser
La tecnica più utilizzata e più sofisticata consiste nell’utilizzo dei laser, normali o ad infrarossi.
I laser normali utilizzano lunghezze d’onda di luce visibili, mentre quelle degli infrarossi sono nello spettro della luce invisibile..
Il vantaggio di questi ultimi sembrerebbe essere il fatto che il colore degli inchiostri non ricoprirebbe alcuna importanza, al contrario degli altri laser che faticano ad eliminare particolari colorazioni.
Il turchese, il giallo e i verdi sarebbero i colori più difficoltosi da rimuovere.
I risultati dell’uso dei laser per l’eliminazione dei tatuaggi dipendono comunque da vari fattori:
- tipo di pelle
- la sua reazione ai trattamenti
- il suo tempo di guarigione
Inoltre anche la tonalità naturale dell’incarnato sembra influire sui risultati finali, una pelle più scura sarebbe più difficile da trattare.
I laser agiscono bombardando i pigmenti di inchiostro e frammentandoli attraverso un’alta concentrazione di energia di luci colorate; in seguito i pigmenti verranno riassorbiti dal corpo.
Il calore generato può causare dolore, e la pratica richiede un numero di sedute variabili a seconda della dimensione, della colorazione, del tipo d’inchiostro e dall’età del tatuaggio.
Tra una seduta e l’altra devono passare tra i 30 e i 60 giorni, e il costo medio varia dai 200 ai 500 euro a seduta; il costo totale può quindi oscillare tra i 1.000 e i 10.000 euro (per la rimozione dei tattoo più grandi).
La rimozione dei tatuaggi
In conclusione, è bene comunque ricordare che qualsiasi tecnica di rimozione dei tatuaggi prevede costi piuttosto alti.
Ma anche il rischio di un risultato poco soddisfacente, ad esempio la presenza di cicatrici o del cosiddetto effetto ghost.
Ovvero un alone permanente nella zona trattata, tempi decisamente lunghi e anche potenziali rischi per la salute della pelle (e non solo).
Tali rischi possono essere causati dall’assorbimento da parte degli organi interni dei pigmenti colorati.
Ma anche dal fatto che potrebbero essere eliminati anche alcuni nei, rendendo così difficile il riconoscimento e la diagnosi precoce di eventuali melanomi.
Per questi motivi è sempre opportuno in primis essere veramente convinti quando si decidere di farsi un tatuaggio (sia del soggetto da tatuare, che della sua posizione).
E valutare ogni aspetto relativo alla sua eventuale rimozione, compreso quello di affidarsi rigorosamente a strutture riconosciute e a medici professionisti.