I tatuaggi giapponesi, chiamati Irezumi, si distinguono non solo per il loro stile unico ed estremamente curato, ma anche per i tipici soggetti appartenenti all’antica cultura nipponica e sempre strettamente connessi con profonde simbologie; tra questi i Samurai e le Geishe.
Originariamente l’Irezumi aveva unicamente una connotazione negativa ed era utilizzato come mezzo punitivo; con la nascita della cultura borghese il tatuaggio giapponese si è evoluto con uno stile unico e caratterizzato da soggetti densi di significato, che spesso si ispiravano ai disegni del kimono e degli abiti dei samurai.
Nel corso dei secoli la pratica dell’art tattoo in Giappone ha subito fasi alterne di popolarità; i tatuaggi sono stati proibiti più volte perché considerati una decorazione tipica di quella che era conosciuta come la società del “mondo fluttuante”, ovvero mafiosi, prostitute, giocatori d’azzardo.
Oggi i tattoo giapponesi sono molto popolari in tutto il mondo e sono certamente tra i più ricercati e ricchi di significato; gli Irezumi raccontano una storia attraverso l’unione di più soggetti e i loro simbolismi.
Tra i tanti disegni tipici appartenenti alla cultura del Sol Levante, la geisha e il samurai hanno una profonda valenza storica e culturale e restano sempre tra i più importanti.
La geisha
La geisha è certamente uno dei tatuaggi più rappresentativi della cultura giapponese; al pari della carpa koi e del drago, questo soggetto è carico di valenze simboliche nonché socio-culturali.
A differenza di quello che è spesso il comune pensiero occidentale, la geisha non ha nulla a che vedere con la figura della prostituta; nella cultura giapponese questo ruolo è, al contrario, molto importante sia dal punto di vista sociale che culturale.
Una geisha è una donna molto preziosa, dal portamento elegante e dal pensiero raffinato, possiede un’ampia cultura che comprende la musica, la danza, la poesia, la recitazione, la letteratura, il famoso rituale del tè. Per questo la sia vede spesso rappresentata mentre danza o recita; il significato della parola geisha è, infatti, “persona delle arti”.
Il ruolo della geisha prevede un compito ben preciso, quello di completare e celebrare l’uomo, ponendosi rispetto a lui sempre in secondo piano. Si tratta di una donna che non solo rappresenta la bellezza e la sensualità, ma anche la dedizione e lo profondità dell’animo.
Queste caratteristiche si ritrovano proprio nel tatuaggio, dove la geisha assume il significato di passione, dedizione e forza di volontà, ovvero ciò di cui necessita una donna comune per diventare una geisha.
Il samurai
Il termine “samurai” trova le sue origini nel verbo “saburau”, che significa “servire” o “mettersi in disparte”; infatti i samurai erano guerrieri molto devoti al loro signore e talmente fedeli da arrivare a togliersi la vita in suo nome.
Al tempo de Giappone feudale i samurai costituivano una casta colta e rigorosa, che praticava non solo le arti marziali, di cui si serviva per proteggere il proprio signore, ma anche le arti zen.
I samurai seguivano un rigido codice d’onore, il bushid?, basato su principi morali e di comportamento quali il coraggio e l’onore ma anche la benevolenza, la rettitudine e il rispetto. Da qui derivano i significati appartenenti al mondo dei tattoo, secondo cui tatuarsi un samurai significa voler rappresentare il senso della giustizia, del coraggio e dell’onore.