Come diventare tatuatore e aprire un tattoo shop

Entrare da protagonisti nel mondo dei tattoo è il sogno di molti, ma pochi sanno con precisione come diventare tatuatore. Scopriamolo insieme.

Qualche consiglio e suggerimento per chi desidera sapere come diventare tatuatore, e intraprendere questa affascinante professione:

  • obblighi di legge
  • insegnamenti
  • pratica

necessari per assicurare ai clienti competenza, professionalità e la massima igiene.

Come diventare tatuatore

La tatoo art rappresenta oggi un business in grande espansione; fiere, convegni, mostre e gare decretano arte ed artisti in un panorama davvero suggestivo.

Sono molti gli aspiranti tatuatori che cercano di entrare in questo affascinante mercato. Ma troppi solo ed esclusivamente per trarne un profitto in termini di denaro, sottovalutando aspetti fondamentali come:

  • obblighi di legge
  • capacità
  • vera passione per il tatoo.

Vediamo allora come fare per diventare tatuatore, serio, professionale e riconosciuto.

Se fino a qualche decennio fa, il tatuaggio era visto quasi esclusivamente come una forma di ribellione spesso associata a persone di dubbia morale e serietà, oggi è finalmente chiaro il suo valore artistico nonché estetico, e nulla a più a che vedere con pregiudizi discriminanti su tatuati e tatuatori.

Molti giovani e meno giovani sono alla ricerca di tatuatori esperti che possano in totale sicurezza “lavorare” sul loro corpo, per avere la possibilità di esprimere e liberare, attraverso questa bellissima forma d’arte che si basa soprattutto sui sentimenti e sulla loro libera espressione, qualcosa che si ha già dentro al proprio cuore.

Il percorso per diventare tatuatore prevede, come per qualsiasi altro mestiere, una gavetta e un’idonea e completa formazione tecnica, sommate a doti artistiche e alla passione per il mondo del tatoo che sono alla base di questo lavoro, e devono rappresentare il punto di partenza per chi vuole addentrarsi con successo in questo mercato.

Obblighi di legge per diventare tatuatore

Fino a qualche tempo fa a decretare il successo di un tatuatore erano esclusivamente i suoi clienti, ma oggi le cose sono molto diverse, grazie all’Atir (Associazione Tatuatori Italiani Riuniti), che ha ottenuto dal Ministero della Sanità una circolare contenente le linee guida da seguire per intraprendere questa attività.

Secondo tali regolamentazioni per diventare tatuatore è obbligatorio frequentare un corso formativo (gestito dalle regioni), del costo di circa 1.800 Euro e della durata di 90 ore, il quale prevede gli insegnamenti base per ciò che concerne:

  • igiene
  • dermatologia
  • tecnica professionale.

La pratica

Lo step successivo è rappresentato dalla pratica sul campo, che spesso è molto più dura e lunga di quanto molti “novellini” possano pensare.

Questo in primis perché i tatuatori esperti e attivamente presenti sul mercato da tempo possono vantare un livello di preparazione tecnica e di doti artistiche notevoli, difficilmente raggiungibili in poco tempo.

Ricordiamoci che dipingere sulla pelle di qualcuno non è nemmeno paragonabile a disegnare su una tela inanimata, e le conseguenze di un lavoro approssimativo possono essere davvero devastanti.

Normalmente la pratica per arrivare a diventare tatuatore prevede lunghi periodi di prove su carta, la realizzazione di un book fotografico con i propri lavori e, cosa più importante, la supervisione di un maestro tatuatore che sarà in grado di decidere quando si sarà pronti per lavorare sulla pelle.

Trovare un mentore che possa indirizzare l’aspirante tatuatore e insegnargli il mestiere è un passaggio quasi obbligatorio, anche per addentrarsi attivamente in questo mondo e poterne comprendere le dinamiche, i vari stili, e tutta una serie di tecniche e sviluppi differenti.

Aprire l’attività di tatuatore

Dal punto di vista pratico, aprire un’attività di tatuatore è come iniziare qualsiasi altra attività.

Bisognerà:

  • trovare un locale idoneo
  • ottenere le varie autorizzazioni sanitarie (Asl)
  • contattare fornitori di materia prima (aghi, strumenti ..)
  • aprire una Partita Iva
  • iscriversi al registro delle imprese (C.C.I.A.A.)
  • denunciare la propria attività
  • aprire una posizione Inail
  • iscriversi all’Inps.

Per essere efficaci sul mercato è consigliabile aprire un blog o un sito dove mostrarsi al pubblico attraverso i lavori eseguiti.

Sarà poi la bravura dell’artista tatuatore e la sua capacità di entrare nel mondo dei tatoo la vera chiave del suo successo.

Come aprire un tattoo shop

Da alcuni anni si assiste ad un notevole incremento dell’apertura di tatoo shop in tutte le città, ma anche nei piccoli paesi di provincia ormai non manca più un tatuatore di riferimento.

Se avete una grande passione per l’arte del tatuaggio unita alle indispensabili doti artistiche, e state pensando di aprire uno studio di tatoo, questa guida vi aiuterà a comprendere tutti gli aspetti burocratici, e non, che è necessario conoscere per avviare questo tipo di attività.

Nel momento in cui si decide di aprire uno tattoo shop, ossia uno studio per lavorare come tatuatore, uno dei principali ostacoli è quello di capire bene quali sono le Norme di Legge.

Quelle specifiche che regolano i requisiti obbligatori per poter intraprendere questa attività. E quali caratteristiche deve avere il locale ad essa destinato per risultare idoneo.

Ricordiamo in primis che per poter esercitare l’attività di tatuatore, dal 1998, è obbligatorio frequentare un corso di formazione della durata di 90 ore, organizzato dalle regioni.

Il corso forma gli aspiranti tatuatori sulle nozioni base in materia di igiene, infettivologia, dermatologia e tecnica professionale, ed ha un costo di circa 1.800 euro (l’Ente di riferimento è l’Atir, e la normativa è la circolare Ministeriale 05.02.1998 n.2.9/156).

Le caratteristiche del locale dove aprire un tattoo shop

Andiamo ora a vedere cosa deve possedere e come deve essere strutturato un tattoo shop:

ingresso

distinto e separato dalle aree dello studio dove vengono fisicamente eseguiti i tatuaggi.

sala d’attesa

obbligatoria per legge, può coincidere con l’ingresso ma mai con le altre aree del locale.

bagno

deve essere accessibile sia dalla sala d’attesa, senza passare dalle aree dedicata all’esecuzione dei tattoo, che dalla sala operativa.

sala operativa

è la zona più importante e maggiormente regolata da vincoli ed obblighi di legge.

Le dimensione minima è di 9 metri quadrati, la pavimentazione e le pareti (sino a 2 metri di altezza), devono essere realizzate in materiale idoneo a trattamenti disinfettanti, idrorepellente e con pitture specifiche per uso laboratorio.

Deve poi essere presente un lavandino, una zona destinata allo “sporco” dove andranno conservati i materiali già utilizzati (naturalmente in appositi contenitori, e smaltiti da apposite ditte specializzate), e una destinata al “pulito”, ad esempio un armadio destinato ai colori e alle attrezzature nuove e sterilizzate.

Infine, non deve mancare la zona operativa, predisposta di un lettino o una poltrona, un carrellino in acciaio per le attrezzature (solitamente dotato di almeno un cassetto), uno sgabello e tutto il necessario per la realizzazione dei tatuaggi.

Burocrazia del tattoo shop

Una volta trovato il locale adeguato, per poter aprire un tattoo shop dovrà essere prodotta tutta una serie di documentazioni per l’omologazione dei locali (certificato dei vari impianti, planimetria, contratto di smaltimento rifiuti pericolosi, e così via).

Le normative di riferimento sono:

  • Legislatura 14° – DDL n°308
  • Deliberazione di giunta regionale Lazio – 22 settembre 1998 n°4796

Pratiche burocratiche per aprire un tattoo shop

Come per avviare una qualsiasi altra attività, anche per aprire un tattoo shop bisognerà seguire un iter burocratico obbligatorio che prevede:

  • apertura di una partita iva;
  • iscrizione al registro delle imprese della C.C.I.A.A.
  • denuncia di avvio dell’attività al comune di riferimento;
  • iscrizione all’INPS;
  • apertura di una posizione INAIL;
  • infine, prendere contatto con i fornitori e procurarsi i materiali per iniziare a lavorare (aghi, macchinetta, sterilizzatori, prodotti per la pulizia, e via dicendo).

Entrare nel mercato dei tatuatori

Vista la grande concorrenza nel mondo del tattoo è consigliato inaugurare, contestualmente allo studio, anche un sito internet. Che serve per far conoscere ai più la propria attività. Come anche una pagina Facebook e un profilo Instagram con le foto dei vostri lavori.

Importante poi frequentare corsi di aggiornamento.

Molto utile partecipare a mostre e fiere tematiche in modo da essere sempre aggiornati sulle nuove tendenze e per inserirvi efficacemente in questo affascinante mondo.

E ricordate: la chiave di successo di un tatuatore sarà prima di qualsiasi altra cosa, la sua bravura, e i clienti soddisfatti la sua più efficace pubblicità!